sabato 11 giugno 2016

Proteine, aminoacidi, integratori e quant'altro





Crescendo, il tempo che passa, le esperienze che si accumulano, le vicende che aprono o chiudono la visione su cose, persone, situazioni, mi rendo sempre più conto - e non si finisce mai di imparare - che noi "umani", pur non volendo, siamo tutti forti.

E' che,spesso, ci fanno credere il contrario.

Ma non è, forse, grandiosa forza avere il coraggio di mostrarsi per quel che si è ?

Avere il coraggio di pianger quando si è tristi?

Avere la forza di sentire misericordia per qualcuno ?

E avere la forza di donare - gratis- il perdono a chi ci ha denigrato, offeso, pestato, ucciso in tanti modi ?

Quante volte mi hanno considerata "debole" per aver taciuto dinanzi a "ingiustizie" piccole o grandi?

Quanti momenti ho passato in cui agli occhi di altri sono sembrata rammollita, per non aver reagito a provocazioni ?

Ecco, siamo tutti forti. Anche chi non prende a schiaffi, non urla, non schiaccia.
Siamo tutti forti, anche chi è mite. Senza dover prendere integratori, proteine, e quant'altro.

Non sempre siamo disposti a stare in Silenzio e dare spazio alla nostra coscienza, chè ci parli.
E non prendendoci un tempo tutto per noi, mettiamo a tacere anche la nostra stessa capacità di stare con noi stessi, con i nostri dubbi, più che con le certezze del quotidiano, chè poi son sempre  e solo quelli, - i nostri dubbi - che ci interrogano sul come stiamo vivendo.




Sulle Letture di domani....

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». 
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 

Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».


Vorrei avere capacità di ascoltare. Anzi, di "cogliere" .
Che cosa ? il momento, magico, in cui  dici anche a me : "Simone... ho da dirti una cosa...". 
Se ci penso, mi sale un nodo in gola, anche ora, qui, mentre scrivo; per tutte le volte che Tu mi sussurri nel cuore :"Ehy, piccola, vieni qui, in disparte: ho da dirti una cosa", ed io faccio finta di non sentire.
E grazie.
Grazie perchè ci sono persone, nella Vita di ciascuno di noi, che riescono a mostrarsi senza pudore, a donarsi tutte, perdendo spesso parte di se stesse, dei proprio beni (e non parlo soltanto di beni materiali) per spandere tutto l'Amore possibile.
E', forse, così che Tu ci vuoi. Tutti. 






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