domenica 18 dicembre 2011

Chopin Nocturne Op.9 No.2 (Arthur Rubinstein)



E' un po ' di giorni che non scrivo...

Sono giorni molto caotici - lavoro non stop in contemporanea con "settimana full immersion fratello dal Venezuela+cognata e nipoti" (quanto bene vi voglio ! - e non è in senso ironico- sul serio!) e fatico a prendere in mano il mio cuore.

Eppure mi rendo conto che, questo rifiuto, significa strategia contro ciò che mi ferirebbe troppo.

Cosi, preferisco leggere qua e là, anzichè scrivere, salvo poi dovermene pentire.Sotto i miei occhi appaiono frasi del tipo :
"Se hai un amico immaginario ti chiamano pazzo, se molti hanno un amico immaginario si chiama religione?" .... Non so cosa mi prenda, forse l'aria natalizia, più fredda... in montagna ha nevicato... sarà per quello che mi basta poco, pochissimo per sentire il gelo dentro. Ma, forse, capita anche a te.

Fortunatamente poi leggo pure:

"(...) Viviamo in un mondo in cui la famiglia, e anche la vita stessa, sono costantemente minacciate e, non di rado, frammentate. Condizioni di lavoro spesso poco armonizzabili con le responsabilità familiari, preoccupazioni per il futuro, ritmi di vita frenetici, migrazioni in cerca di un adeguato sostentamento, se non della semplice sopravvivenza, finiscono per rendere difficile la possibilità di assicurare ai figli uno dei beni più preziosi: la presenza dei genitori; presenza che permetta una sempre più profonda condivisione del cammino, per poter trasmettere quell’esperienza e quelle certezze acquisite con gli anni, che solo con il tempo trascorso insieme si possono comunicare. Ai genitori desidero dire di non perdersi d’animo! Con l’esempio della loro vita esortino i figli a porre la speranza anzitutto in Dio, da cui solo sorgono giustizia e pace autentiche. (...)".

E mi sento di nuovo un po' meglio.

Giusto ieri ho avuto una accesa discussione con mio figlio Matteo che mi richiamava ai miei doveri di mamma... in un'età davvero delicata.

Poi, lo stesso autore continua con una delle domande che più mi appassionano:

"(...) Sant’Agostino si domandava: « Quid enim fortius desiderat anima quam veritatem? – Che cosa desidera l’uomo più fortemente della verità? ». Il volto umano di una società dipende molto dal contributo dell’educazione a mantenere viva tale insopprimibile domanda. L’educazione, infatti, riguarda la formazione integrale della persona, inclusa la dimensione morale e spirituale dell’essere, in vista del suo fine ultimo e del bene della società di cui è membro. Perciò, per educare alla verità occorre innanzitutto sapere chi è la persona umana, conoscerne la natura. Contemplando la realtà che lo circonda, il Salmista riflette: « Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? » (Sal 8,4-5). È questa la domanda fondamentale da porsi: chi è l’uomo? L’uomo è un essere che porta nel cuore una sete di infinito, una sete di verità – non parziale, ma capace di spiegare il senso della vita – perché è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Riconoscere allora con gratitudine la vita come dono inestimabile, conduce a scoprire la propria dignità profonda e l’inviolabilità di ogni persona. Perciò, la prima educazione consiste nell’imparare a riconoscere nell’uomo l’immagine del Creatore e, di conseguenza, ad avere un profondo rispetto per ogni essere umano e aiutare gli altri a realizzare una vita conforme a questa altissima dignità. Non bisogna dimenticare mai che
 « l’autentico sviluppo dell’uomo riguarda unitariamente la totalità della persona in ogni sua dimensione » , inclusa quella trascendente, e che non si può sacrificare la persona per raggiungere un bene particolare, sia esso economico o sociale, individuale o collettivo. (...) ".

Spulciando in internet ho trovato questo stupendo notturno di Chopin, suonato dal grande Rubinstein: era da un po che lo cercavo... tuttora ricordo a memoria lo spartito, una delle mie preferite, mentre suonavo piangevo...

Ma sempre, dopo il "notturno" arriva il "diurno" ovvero, stanca ma felice, e Avanti tutta che tra poco è Natale !!!


P.S. : l'autore degli spezzoni che tanto ho gradito si chiama J.Ratzinger, e gli spezzoni sono tratti dal suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2012 ...       ;-)

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