domenica 12 novembre 2023

domande di senso

#Buonanotizia

Quale segno indica la tua presenza nel mondo (luce/buio, chiaro/scuro, vita/morte, amore/odio) ? (Sei pronta?)
Con cosa alimenti questo segno? (Che olio brucia la tua lampada?)
Quali aspettative nutri? (attendi lo sposo o dormi?)

...ecco...

lunedì 23 ottobre 2023

C'è un tempo per.

Cerco di renderlo il mio mantra, per autoconvincermi che ogni tempo ha i propri drammi e che, quel che tocca oggi a noi tutti, in qualche modo ha un suo corrispondente nel passato e, se ci arriveremo, anche in un futuro, sia, questo, prossimo o remotissimo.
Il punto è che oggi, qui, ora, è impegnativo. Potrei trovare molti altri aggettivi qualificativi ma ognuno avrà già i propri.

Se davanti ad una domanda di senso, qualsiasi risposta tu día, non andrà bene, allora è tutto un tranello.
La grande capacità di districarsi da un quesito di questo tipo è,  forse, trovare una risposta che provochi altre domande. 
Così, al tempo, millenovecento e -circa- novanta anni fa, Gesù restituisce l' uomo alla sua realtà: a Cesare quel che è suo, a Dio quel che da sempre lo è,  creando una situazione di notevole sgomento.
Ora, mi chiedo, chi è il mio Cesare ? Chi è il mio Dio? Sono davvero certa della differenza -sostanziale-  tra l'uno e l'altro? O, forse, molto spesso, li confondo, invertendoli? Quanto di Bene, di Buono, di Bello porta ? 
Cosa sto lasciando, trasmettendo, formando, tramandando a chi è oggetto del mio prendermi cura di?
Quanto questo mio o nostro modo di vivere ha influenzato chi è attorno a me, creando le situazioni, che tocca vivere, di pace o di conflitto?



sabato 16 settembre 2023

Cosa ti abbuono?

"Abele e Caino s’incontrarono dopo la morte di Abele. Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano, perché erano ambedue molto alti. I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno. Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome. Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto. Abele rispose: “Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima”. “Ora so che mi hai perdonato davvero” disse Caino “perché dimenticare è perdonare. Anch’io cercherò di scordare”. Abele disse lentamente: “È così. Finché dura il rimorso dura la colpa”.

J.L.Borges


Cosa ti abbuono ? 

E' bello ma anche impegnativo, forse un allenamento quotidiano, ripensare alla fine del giorno, alle mie azioni, alle vicissitudini che, diariamente, mi coivolgono direttamente e a come reagisco ad esse, 

Talvolta mi accorgo che le nevrosi di chi mi corconda, molte di esse, derivano dalla scarsa capacità di lettura dei propri comportamenti. Dal totale disorientamento a scorgere nel modo di trattare gli altri, nel modo  di reagire davanti alle situazioni, un'opportunità di crescita e, perchè no, di tirare fuori (educere?) il meglio di se, e non il peggio come, invece,  la tentazione, il più delle volte, ci porta a essere e fare.

Non è un problema trascurabile in quanto, non scorgendo l'errore in cui incorriamo, non siamo nemmeno in grado di individuarlo e correggerlo. Quindi, non ce ne pentiamo. 

Chissà quante volte durante il giorno incorro in questo tipo di situazioni?! 

Se, poi, si tratta di aver inflitto offese pesanti al prossimo (al collega, al figlio, al marito, mettici chi vuoi) ma di cui non ho consapevolezza, ancora peggio. 

Quindi, quante volte avrò deluso l'Amore che, anche a mia insaputa, mi viene elargito ? quanto spesso, senza rendermene conto, mi Avrai perdonato? 

Infinite. 

Lo scontrino, il mio,  sarà così lungo da fare varie volte il giro della Terra. 

Fortunatamente Tu non usi la mia stessa economia. 

L'economia di Dio è altro. E quando la usa con me, con te, ci guadagnamo sempre. Stranamente. 

No, è Amore. 

E così, come ci indica la storiella del 490, il Vangelo di domani.  

Vuol dire che c'è sempre, comunque, un momento in cui arrivando la 491, finalmente mi potrò vendicare o riscattare il debito degli altri senza più obbligo di perdono ? 

Troppo semplice. 

L'economia di mio Padre è altro. Così altro, che, amandomi, mi chiede di agire "con il cuore".  Perdona con il cuore. Non a numero chiuso. Non arriverà tutta una vita, quel 491.  Perchè chi Ama, è abitato da sentimenti diversi. E abita luoghi del cuore che lo rendono simile al Padre , che rimette a noi ogni colpa (cosi vorremmo essere amati per ogni nostro errore) come noi rimettiamo al nostro prossimo. 

Perdonare mi guarisce. Guarisce le mie ferite sanguinanti. 

Bella, eh ? ... immagina se il mondo "girasse" cosi. Cominciamo, dai ! Continuiamo, su! 





In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».





lunedì 11 settembre 2023

il significato di comunità.

E se capovolgessi ciò che ho sempre letto, nel Vangelo di oggi?
Uno dei brani più significativi per me, acquisisce un senso diverso: se fosse, invece, che mi venga chiesto : chi è tuo fratello? Chi sono quelle persone a te prossime a cui chiedi supporto se sei in difficoltà? Chi è la.tua cerchia di "amici" veri a cui puoi affidare chi ti sta a cuore ? Chi Ami veramente?
Chi consideri importante tanto da prendertene cura, anche solo con pensieri buoni verso di esso? 

... e non da ultimo .... ci sono queste persone nella mia Vita ? Un fratello, una sorella,, un'amica, un conoscente, verso cui avere un pensiero di Bene?  di cui prendermi cura?


"Colui che è misericordia vuole che tu sia misericordioso, e colui che è giustizia vuole che tu sia giusto, perché il Creatore brilli nella sua creatura e l’immagine di Dio risplenda, come riflessa nello specchio del cuore umano, modellato secondo la forma del modello." Leone Magno.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»

domenica 27 agosto 2023

Come recitava quel detto... ? ah si... più o meno "gli amici sono la famiglia che ti sei scelto" o qualcosa di molto simile.


Si, perchè, in un momento abbastanza definito che molti hanno vissuto in età adolescenziale, la famiglia ti sta un po' stretta e gli amici - intendendo per amici quelli veri, quelli che non ti molleranno mai più, con cui condividi esperienze uniche, peraltro molto probabilmente per la primissima volta - diventano come fratelli e sorelle. 

In più te li scegli e, reiteratamente, loro scelgono te, di volta in volta, salvo "tradimenti".

Penso che sarebbe molto interezzante che, almeno una volta nella vita, creassimo occasioni in cui potessimo dirci, reciprocamente "chi sono io per te" . 

Si, perchè quegli Amici, nel corso della vita, col passare degli anni e delle vicissitudini, senz'altro avranno avuto modo di chiederti " chi sono io?" ; senz'altro ci saranno stati momenti in cui, per forza di cose e di avvenimenti, si sono affrontati insieme momenti di crisi... o no ? 

Anche tu, davanti ad un momento difficile di qualsiasi tipo, avrai chiesto ai tuoi amici di aiutarti a capire chi sei veramente, dove sarebbe meglio andare, verso quale direzione orientare  i propri passi... E se, malauguratamente, in questi momenti buii, non c'era nessuno , ti sarai sentito maledettamente solo; ti sarai anche probabilmente chiesto il perchè nessuno fosse al tuo fianco. O forse no... e allora sarebbe stata la giusta occasione per farlo.

Da soli, è estremamente difficile interpretare, vivere, giocare, questa vita. 

Nel mio caso, azzardo a dire, sarebbe stato impossibile. Ma a ciascuno il suo.

Comunque sia il raccontarsi, dirsi di se, ascoltarsi, confrontarsi, trovo sia uno dei migliori modi per evolversi, crescere umanamente; la continua autoreferenzialità porta a nulla. 

IO, SONO quella del pianoforte, quella dei bei disegni, quella della capacità di usare alcuni devices, quella che ha sbagliato, quella che non doveva sposarsi mai, quella che è diventata mamma, quella che si arrampicava sugli alberi, quella del teatro, quella della musica, quella della fede, quella del mare caraibico, quella dell'alta montagna, quella della formazione ? chi SONO io ? 

e... chi sono io, per te? 


Cosi, cosi solo, mi accorgo di quanto sia importante per la mia stessa identità, identificare una piccola briciola di me anche con ciò che sono io PER TE, non per il passante, non per il conoscente che mi giudica per il sentito dire, non per  chi legge i miei post o guarda le mie foto, o altro. Ma... per TE, per te che , SI!... mi ami. 


Ecco, nel mio cuore -che cerco sempre di Abitare nonostante la vita mi porti spesso "fuori dal cuore di me e delle cose"- la Scrittura mi porta a riflettere su questo passaggio; sul fatto che per Cristo, oggi, è fondamentale che IO "GLI DICA", anche se Lui lo sa già, lo sa prima, ma sa anche che, per il mio Bene, è davvero necessario che io mi senta dire e Lui lo senta da me.  

Necessario. 

Altrimenti non avrebbe speso energie, tempo, Vita. 

Chi dici che Io sia, Milly?   Cosa racconta la tua vita , di me ?

Solo così avrai la possibilità di dirmi, nel mio cuore, Chi sono io, per Te.


Ps. Oggi compie gli anni in Cielo il mio adorato suocero, Leo, scout per una vita intera, integerrimo in ogni ambito della sua esistenza.  Mi sarebbe piaciuto molto ascoltare la sua risposta al mio 'chi sono io per te"... 

#buonenotizie #domenica #confessionedipietro


domenica 11 giugno 2023

Nella nostra era, le persone, spesso, vengono identificate con ciò che fanno, ovvero, qualificate dal mestiere lavoro professione che eseguono nella vita quotidiana.
Il lavoro in compimento o la sua assenza diventano ciò che caratterizza quelle persone, specie nel caso in cui non vi è una conoscenza diretta.
Principalmente "sei" medico, insegnante, avvocato, muratore, idraulico, orefice, impiegato, contabile, pensionato, esodato, disoccupato ecc ecc agli occhi di chi conosce poco di te.
Ciò che fai, (e che non fai) ti determina, in qualche modo.
Ora, metti che tu fossi nato circa 2000 anni fa, senza grosse conoscenze, a parte un mestiere magari pratico, diciamo artigianale.
Un uomo, un carpentiere, duemila anni fa, col desiderio forte di un mondo migliore,.dove non ci fosse un uomo che opprimesse un altro uomo, dove ci si prendesse cura di chi sta male o di chi sta meno bene, dove le donne valgano in quanto persone umane, godessero di una loro dignità, dove nessuno si sentisse solo, dove la legge più forte di tutte inizia per A : A di Amore.

Quest'uomo riesce a leggerti dentro se ti guarda. Sa tutto di te. E cerca il modo migliore per aiutarti a essere la migliore versione di te. E ha talmente a cuore la tua felicità che fa di tutto per avvicinarti alla tua più autentica vocazione. E quando sa che è giunto il Tempo di andare Oltre, trova il modo di essere sempre con te, per sempre: diventare parte del tuo stesso essere; si fa cibo ed, in questo modo, entrerà in ogni tua più piccola cellula. 

In questo modo, non ti dimenticherà mai, sarai sempre nel Suo cuore. E Lui nel tuo. Anche quando non te ne renderai conto. Anche quando, talvolta, non vorresti. 

#Corpusdomini2023

lunedì 1 maggio 2023

Verso la fine di un'altra giornata,
Raccogli Signore questa mia stanchezza, che appoggio proprio qui, vicino ai tuoi piedi.
So che -anche oggi- hai camminato tanto.
Ogni tuo giorno, composto di misure un po'diverse dalle mie, percorri strade la cui lunghezza ci è sconosciuta;
Forse ché la dimensione dei tuoi passi è Vita, in pienezza?
Ma io, io sono qui.
Alle caviglie dei miei piedi,spesso, si ancorano pesi che trascino e che trasformano le ore, plasmano i giorni e impediscono alle notti di trovare ristoro.
Si, fatica.
Si, incompiutezza.
Oggi ho solo questo da deporre ai tuoi piedi.
Disarmata, provo a spogliarmi del mio tempo per darlo a Te, affinché Tu possa dargli colore, respiro, gioia, salvezza.
Amen